martedì 21 febbraio 2012

ARIA DI CARNEVALE


Eccoli, i nostri bambini vivere anche quest'anno la magia del Carnevale, che vuol dire travestimento, ma anche allegria, gioco, condivisione...




Così il giovedì grasso ha visto la nostra scuola animarsi oltre misura (è davvero possibile?...) e sfrecciare frotte di fate, maghi principesse, mostri, animali strani e damine...   





ED UNO SPLENDIDO GATTO!!!
dove avrà lasciato gli stivali???

sabato 18 febbraio 2012

SINERGIE





Ecco bambini che lavorano insieme, per raggiungere un obiettivo: scrivere una storia, oppure capire le regole dell’ortografia, realizzare una maschera…







Stanno imparando insieme, mettendo in comune conoscenze e competenze, che si arricchiscono via, via di nuovi elementi.
Si tratta insomma di un vero e proprio apprendimento che avviene, per ogni bambino, in modo adatto al proprio ritmo di sviluppo.
Sviluppo che considera non solo le conoscenze e le competenze già maturate, non solo il livello presente, ma anche l'area di sviluppo prossimo.


mercoledì 1 febbraio 2012

Parlando ancora di Presepio


Il Presepio della Scuola Marconi ha vinto il 2° Premio del concorso dei più bei Presepi, indetto dal Comune di Conegliano.







Già da qualche anno alla scuola primaria G.Marconi le insegnanti hanno l’abitudine, per il periodo Natalizio, di far partecipare tutti gli alunni della scuola all’allestimento del presepio con l’utilizzo di materiale povero e riciclabile.
E’ davvero magico come tutti insieme, possiamo stare bene, divertirci per la realizzazione  di un simbolo ancora tanto importante, al quale ogni alunno, cristiano e non, partecipa con inconfondibile entusiasmo.
Il presepio è proposto quest’anno con  tappi di bottiglia che la fantasia creativa dei bambini ha trasformato, dando corpo ai personaggi caratteristici. Un esempio di come la fantasia possa realmente trasfigurare la realtà più povera.

La disposizione scenica, del tutto particolare, con la natività (Maria, Giuseppe e Bambino) posti in alto e una scala che sale verso di essa, evoca il sogno che un antico profeta di Israele, di nome Isaia fece.
L’antico veggente ha visto, in un giorno lontano, il pellegrinaggio di tutti i popoli, rappacificati tra loro a Gerusalemme, la «città della pace».

Questo sogno si realizza in un Dio che si fa bambino, perché chi ha paura di un neonato? Nessuno!
Allora nessuno deve temere questo Dio Bambino che con le sue braccine aperte accoglie tutti: belli e brutti, bianchi, gialli e neri, giovani e anziani.

A noi la scelta di salire quella scala che porta al cielo!